lunedì 20 aprile 2009

Incontri con i cittadini: Il Poisatto

La Politica sussurrata porta a porta.

Sabato sera, in una cornice del tutto inusuale quale quella della Cappella del Poisatto, gentilmente concessa, gremita come nelle migliori occasioni da cittadini che hanno sfidato anche l’inclemenza del tempo, si è svolto il primo degli incontri pianificati da “INSIEME per CONDOVE” per condividere con ogni quartiere le necessità, i problemi e le attese della popolazione.

L’idea è quella di instaurare da subito un rapporto chiaro basato sui fatti, sulla concretezza, che lasci poco spazio alle parole, men che meno scandite con forza sotto forma di slogan. A Condove non si sta male….ma è possibile stare molto meglio. Pensiamo di incidere positivamente, senza proclami, sulla qualità della vita lavorando con competenza su quattro assi portanti (ambiente, salute, socialità e sviluppo economico), preoccupandoci innanzitutto di avere la necessaria copertura economica.

E sono soltanto professionalità come Renata Binini, oggi farmacista a Caprie dopo un significativo trascorso in uno dei più importanti laboratori farmacologici a livello internazionale, come Francesca Ribet, laureata in Ingegneria Ambientale con indirizzo Energie Innovative, come Maddalena Viara, titolare di agenzia assicurativa e con una vita trascorsa nelle associazioni di volontariato e nel sociale, come Fabrizio Rocci con esperienza manageriale in aziende di respiro internazionale, e come tutti gli altri che sarebbe lungo citare, che con la loro preparazione ed esperienza nei settori principali della vita quotidiana dei prossimi anni possono assicurare ai Condovesi la capacità di fare bene, qualunque siano le evoluzioni del contesto.

Da parte dell’uditorio con la pacatezza di chi non fa polemica spicciola, ma con la determinazione di chi ne ha sofferto e ne soffre sono emerse le criticità e le necessità inderogabili (abbandono ed isolamento, strade da asfaltare, servizi troppo costosi, velleità urbanistiche (PEC) estranee al contesto, zone abbandonate, viabilità da riorganizzare, etc).

E così, come seduti intorno al camino, col sano pragmatismo del buon padre di famiglia, cosa che in genere non è dei programmi elettorali, si son fatti i conti in tasca e decise le priorità. Dobbiamo pensare per prima cosa allo Sviluppo Economico, come presupposto e motore di ogni altra iniziativa, anche per riuscire a superare le emergenze ineludibili, ma molto di più per la situazione generale che stiamo vivendo.

Molti indicatori, per confronto coi paesi limitrofi, mostrano che Condove è un Comune abbandonato a se stesso, che vive alla giornata, che come si dice in piemontese “tanti ne prende e tanti ne spende”, ma non guarda avanti: è un paese rassegnato, una macchina “imballata” che consuma moltissimo ma non si muove.

Serve che l’Amministrazione si ponga come riferimento ed indirizzo dell’iniziativa privata aiutandola, anche economicamente se serve, ad avviare iniziative innovative in grado di produrre prima di tutto occupazione e prospettive. All’alba del 2010 non servono capannoni (per prendere quattro oneri di urbanizzazione) servono competenze e capacità di fare nei settori strategici (Turismo, Energia e Nuove Tecnologie) e la compagine di “INSIEME per CONDOVE” le possiede.


Il successo dell’iniziativa ci conforta: il 29 prossimo sempre alle 21 replicheremo alle Case Operaie (probabilmente al Mercato coperto) e siete tutti invitati.

Nessun commento: